Qualcosa deve essere andato storto…
Ditemi la verità, quanti farmacisti conoscete che hanno aperto i loro profili social, per creare dei contenuti, con lo spirito e l'impegno di fare #divulgazione?
Io credo un buon 95% di quelli che conosco.
Poi strada facendo un po’ come la farmacia, anche il farmacista si è fatto travolgere dalla deriva #commerciale. Premetto che non vedo la farmacia come un "santuario", so benissimo che è un'azienda e per far quadrare i conti bisogna "vendere", però sono convinto che ci siano tanti modi per farlo.
Sui social, almeno sui social, si poteva finalmente ristabilire l'equilibrio etico tra consiglio professionale e vendita. Il Farmacista aveva finalmente trovato un nuovo "banco" da cui far risplendere la sua figura di professionista sanitario…
E invece no, c'è chi si è fatto trascinare nel vortice, perchè ha paura.
In tanti sono terrorizzati perché se non lo fanno loro, lo fa il collega dell'altra farmacia.
Poi lo vogliamo mettere il rischio di perdere una “box omaggi” da un’azienda o semplicemente una pacca sulle spalle e qualche bel sorrisone di plastica?
Forse qualcuno sta dicendo ai vostri pazienti che il farmacista più #autorevole è quello con più follower, quello che fa più sconti, quello che regala coupon per acquistare online, invece di quello che mette al primo posto la salute di chi ha davanti?
Forse…