
Visti i messaggi ricevuti dopo la NEWSletter di ieri, continuo sull’argomento anche qui. L’intelligenza Artificiale ci aiuterà anche in farmacia, ne sono sicuro. Però non ripetiamo i soliti errori, facciamoci aiutare per le cose giuste.
Sfruttiamola per velocizzare la burocrazia e tutto ciò che è controllo di gestione. Presto i software gestionali più sviluppati integreranno “realmente” nuove funzionalità per velocizzare processi di carico, statistica e magari anche per ottimizzare le operazioni di vendita.
Sperare di poter utilizzare l’intelligenza artificiale, per allontanarci dal paziente, perché magari ci risponde automaticamente a tutte le richieste su whatsapp o alle telefonate, è il modo migliore per trasformarla in “deficienza naturale”.
Come tutte le innovazioni dovremmo sfruttare l’IA per farci risparmiare tempo e il modo migliore per reinvestirlo, sbaglio o è proprio nel rapporto con il paziente? Non è questo lo scopo delle automazioni? Recuperare tempo da dedicare al paziente, al cliente, al caregiver.
Utilizzare il bot, l’avatar, la voce virtuale che vi risponde anche in modo molto naturale, non sarà di certo quello che vi distinguerà dai vostri più “attrezzati” competitor online.
Con il paziente ci deve parlare il farmacista.
Cosa ne pensi?